7 borghi letterari: tra poesia e bellezza

I borghi della poesia

La passione per la poesia e la letteratura è sempre molto presente nella mia vita, e mi sono sempre chiesta quali fossero i meravigliosi borghi che hanno ispirato i poeti italiani, da Leopardi con l’infinito del colle, Carducci e cipressi di Bolgheri, Pirandello e il suo amore per il teatro… ma potremmo stare qui ad elencarne tantissimi, vediamo più nel dettaglio quali sono stati i luoghi che hanno ispirato i nostri amati poeti.

Al primissimo posto come per tradizione facciamo un tutto nella bellissima RECANATI di LEOPARDI:

Leopardi

La meravigliosa città marchigiana che ha ospitato filologo, filosofo, scrittore e glottologo italiano Giacomo Leopardi uno dei poeti principali del romanticismo. Visitare Recanati significa respirare a pieni polmoni le opere meravigliose di Leopardi, ma soprattutto far un passo nei borghi che hanno ispirato tale meraviglia letteraria. Il palazzo Leopardi si affaccia proprio su quella piazzetta che ha ispirato il poeta nello scrivere “il sabato del villaggio” con al primo piano la biblioteca dove Leopardi studiava e al quale si accedeva grazie ad un ampio salone ottocentesco.

Da vedere anche la Torre del Borgorisalente al XII secolo il cuore della città, citata negli scritti del poeta, così come il Colle dell’Infinito, l’angolo che ispirò il poeta per la sua meravigliosa opera poetica, che io amo con tutta me stessa che è appunto “L’infinito”.

Così tra questa

immensità s’annega il pensier mio:

e il naufragar m’è dolce in questo mare.  

Giacomo leopardi

Al secondo posto troviamo invece IL CASTAGNETO CARDUCCI:

La produzione letteraria di Giosuè Carducci è ambientata proprio nella straordinaria terra della Maremma. Chi ha focalizzato l’attenzione sulle sue opere e si trovasse in questo luogo, avrò come l’impressione di esserci già stato.

Carducci

Fu il primo poeta italiano a vincere il Premio Nobel per la letteratura nel 1906.

Castagneto Carducci è terra d’agriturismi e uliveti, panorami di poesia ed incantevoli casolari, luoghi dove il poeta trascorse i primi anni della sua infanzia e brevi soggiorni quando ormai era celebre ed affermato.

Una visita sicuramente va fatta alla frazione Bolgheri, dove il poeta scrisse “Davanti a San Guido” ed “Il Viale dei Cipressi“, l’affascinante viale considerato monumento nazionale.

Castagneto Carducci ricorda la vera storia del primo premio Nobel con il Museo Archivio che consegna materiali e opere sulla vita del poeta.

I cipressi che a Bólgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar, quasi in corsa giganti giovinetti mi balzarono incontro e mi guardàr.

Giosue’ carducci

Al terzo posto voglio mettere SAN MAURO DI ROMAGNA E BARGA per ricordare il poeta PASCOLI:

San Mauro di Romagna e Barga, il primo in terra di Romagna, la seconda nel nord della Toscana, sono centri legati sotto il nome di uno dei più grandi poeti italiani, Giovanni Pascoli

Pascoli

Casa e Museo Pascoli custodiscono arredi, fotografie e documenti che permettono di viaggiare nella sua storia. Barga fu invece scelta da Pascoli per la bellezza del paesaggio. Vi visse tra il 1895 ed il 1912, nella frazione di Castelvecchio Pascoli, dov’è situata la casa dove sono raccolti libri, diplomi e manoscritti del poeta ed accademico italiano che fu tra le principali figure letterarie di fine Ottocento.

Barga merita una visita non solo perchè è la città di Pascoli, ma anche per i suoi borghi, per i suoi bei palazzi rinascimentali e per la ristorazione tipica della Toscana.

Non vedrei ora così bello, se già non avessi veduto così nero.

GIOVANNI PASCOLI

Al quarto posto non posso non citare ARQUA’ PETRARCA, TRA BIGOLI AL RAGU’ e il fascino della sua casa.

Petrarca

Ebbene si, fu proprio la scabbia a portare Petrarca in questa città. Trasferitosi alle terme di Abano nel 1364, lo scrittore, poeta e filosofo italiano, che fu considerato da sempre il fondatore dell’umanesimo, divenne canonico presso la collegiata di Monselice l’anno successivo e quattro anni dopo Francesco il Vecchio gli cedette un terreno ad Arquà.

Il poeta si stabilì ai piedi del Monte Piccolo e del Monte Ventolone, nei Colli Euganei, è proprio il silenzio a dominare i vicoli lastricati di questo centro medioevale che trasuda storia. Da vedere la casa del Petrarcaabbellita da pitture cinquecentesche ispirate all’opera più importante del poeta, il Canzoniere, dove possiamo trovare lo studiolo che lo accolse nell’ultima fase della sua vita ed un piccolo museo.

Inizialmente ho citato i Bigoli al ragù, per chi non lo sapesse sono spaghetti giganti fatti a mano, conditi con ragù di manzo o di maiale, prelibatezza Veneta.

Cosa bella mortal passa et non dura.

PETRARCA

Al quinto posto c’è GARDONE RIVIERA, IL GARDA, IL VATE ED IL VITTORIALE vediamo se siete attenti, di chi stiamo parlando..?

Esatto! Parliamo proprio di Gabriele d’Annunzio. Piccolo borgo del Bresciano che si affaccia sul Lago di Garda, situato proprio a due passi da Salò. Gardone Riviera è un’elegante località che ospita apprezzabili palazzi d’epoca.

D’Annunzio

Scrittore, drammaturgo, poeta, militare, politico, giornalista e patriota italiano, autentico simbolo del Decadentismo e celebre figura della Prima Guerra Mondiale, soprannominato “il Vatè” che significa appunto Poeta Sacro. Si ritirò a Gardone di Riviera per una vita solitaria dopo la triste esperienza di Fiume.

La grande testimonianza degli anni di residenza di D’Annunzio a Gardone è il Vittoriale degli italiani, un complesso di edifici, piazze, vie, un teatro all’aperto, giardini e corsi d’acqua, fatto costruire tra il 1921 ed il 1938, per ricordare la sua vita e le imprese degli italiani durante il primo conflitto mondiale.   

Piove sui mirti

divini,

su le ginestre fulgenti

di fiori accolti.

GABRIELE D’ANNUNZIO

Al sesto posto, FIRENZE… ebbene si, non potevo non citare Dante Alighieri

Nel cuore della Firenze medioevale, una delle costruzioni più suggestive della città ospita il Museo Casa di Dante. L’istituzione a Firenze di un museo dedicato al Poeta fu, fin dal 1950, un obiettivo prioritario per l’Unione Fiorentina.

Alighieri

Dante nasce a Firenze, nel 1265 considerato il padre della lingua italiana; la sua fama è dovuta proprio alla Divina Commedia considerata la più grande opera scritta in lingua italiana e uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale. Espressa come cultura medievale passante per la lirica del Dolce stil novo, la Divina Commedia è anche tema allegorico della salvezza umana, che si concretizza nel toccare i drammi dei dannati, le pene del purgatorio e le glorie celesti, permettendo a Dante di offrire al lettore una parte sia morale che etica.

Dante con la sua opera e la sua figura ha ispirato il mondo dei fumetti, dei manga, dei videogiochi e della letteratura. In Italia, infine, è stato stabilito dal governo e dal parlamento che il 25 marzo sia il giorno finalizzato al culto di Dante nelle scuole e nella società civile, istituendo dal 2020 il cosiddetto Dantedì.

Non ragioniam di lor,

ma guarda e passa.”

DANTE ALIGHIERI

All’ultimo e settimo posto, traviamo sicuramente lui, Luigi Pirandello e la sua amata SICILIA.

Luigi Pirandello nacque nel 1867 studiò all’università di Roma, nel 1897 gli venne conferita la cattedra di letteratura italiana che terrà fino al 1925. Pubblica poesie, saggi, romanzi e novelle che avranno un grandissimo successo.

Pirandello

La Casa Museo si trova in Contrada Caos Villaseta in provincia di Agrigento, ci si può spostare verso il pino pluricentenario, dove Pirandello pensava, dipingeva e scriveva e dove è anche attualmente sepolto in un cippo di pietra raccolto dalla Rupe Atenea e ritoccato dallo scultore Marino Mazzacurati.

Il terzo luogo fondamentale da visitare è la Biblioteca Luigi Pirandello, sempre ad Agrigento. Per seguire le tracce dell’autore consiglio anche una visita al teatro che porta il suo nome, sito nella piazza omonima di Agrigento.

Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.

LUIGI PIRANDELLO

Ho voluto citare solo alcuni dei luoghi poetici che si possono trovare nella nostra Italia, in realtà ce ne sono molti altri, che elaboreremo magari in un prossimo articolo. Se foste interessati anche all’articolo tra filosofia e musica vi lascio il link diretto.